3. — ANDREA SANSOVINO 109
e il chiostro di Sant’Agostino nel suo paese natale, a farci compren-
dere come egli schiudesse talvolta la sua anima di quattrocentista
tra le abbondanze cinquecentesche, e, sempre, nella rara purezza di
LI Fig. 146 — Monte $an Savino, loggia del Mercato.
WD i Andrea Sansovino: Capitello d’una colonna della loggia
gaia (Fot. Alinari).
Li ritmo, nel nitore delle delicate superfici, nel gusto delle forme eleganti,
i dolci, serene, rivaleggiasse con l’ideale calma dei ritmi di Raffaello.
o Non ci sembra da escludere che il nome di Andrea Sansovino
“gn convenga a quel capolavoro di plastica euritmia che è il loggiato
ei della Canonica del Duomo di Cortona, tutto terso e puro nella sua
A bianca veste, che all’interno del portico s’avviva di toscana bicromia