173 I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
confecta, quae desiderabatur totiusque operis ratione tradita, docte
atque abunde probaveris: nos... te magistrum eius operis facimus
cum stipendio nummum aureorum trecentorum... » (Stampato nel-
l’Epistolarum Leonis decimi Pont. Max. nomine scriptarum Libri XVI,
di PrETrO BrmMBo. Lugduni 1538, lib. VIII, pag. 192. Ripubblicato dal
PASSAVANT, Raffaello, I, pag. 375).
1514, metà circa — Data probabile della lettera al Castiglione, pubbli-
cata da BERNARDINO PINO, Nuova scelta di lettere, Venezia 1582, tomo
II, pas. 249, senza fitma né data: «... Nostro Signore con l’onorarmi
mi ha messo un gran peso sopra le spalle. Questo è la cura della fabrica
di $. Pietro. Spero bene di non cadervici sotto, e tanto più quanto il
modello che io ne ho fatto piace a Sua Santità, ed è lodato da molti
belli ingegni. Ma io mi levo col pensiero più alto. Vorrei trovare le belle
forme degli edifici antichi, ne so se il volo sarà d’Icaro. Me ne porge
una gran luce Vitruvio, ma non tanto che basti... ». Vitruvio venne
tradotto in volgare, a richiesta di Raffaello, dal dottissimo Marco Fabio
Calvo di Ravenna. Il manoscritto è conservato nella biblioteca di
Monaco, e in fine del X libro, in margine, ha una nota di carattere si-
mile a quello del testo: « Fine del libro di Vitruvio, architecto, tradotto
di latino in lingua et sermone proprio et volgare, da Marco Fabio Calvo
Ravenate, in Roma, in casa di Raphaello di Giovanni di Sancte da
Urbino, et a sua istantia » (PASSAVANT, Raffaello).
I515, 27 agosto — Breve di Leone X, in cui Raffaello viene incaricato
di comprare per la fabbrica di San Pietro i marmi e le pietre che si
cavano dalle rovine dell’antica Roma, e di impedire che si distruggano
le vecchie iscrizioni (Estratto dalla raccolta di lettere latine di PIETRO
BEMBO. edizione di Lione. Ripubblicato dal PASSAVANT, op. cit.).
I5I15 — Nella Raccolta dei Palazzi Moderni del FERRERIO, è inciso il
Palazzo Vidoni, presso St. Andrea della Valle, tradizionalmente at-
tribuito a Raffaello, con la scritta: « Palazzo del sig. cav. Coltrolini
alla Valle, architettura del amirabile Raffaele Sanctio da Urbino.
fabricato l’anno MDXV ». Non si sa donde abbia ricavato questa
notizia.
I515 — Leone X fa vendere per mille ducati al suo chirurgo, Giacomo
di Bartolomeo da Brescia, un pezzo di terra posto nell’angolo delle
vie Sistina e Alessandrina, dove egli fece costruire una casa, an-
cora esistente, e attribuita dalla tradizione a Raffaello (PASSAVANT,
OP. I.