IS2 I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
nell’opera dell’Urbinate, quando diciassettenne, chiamato maestro
in un atto pubblico, si obbliga a dipingere, alla fine dell’anno 1500,
una pala d’altare per Città di Castello, la Incoronazione di San Nicola
da Tolentino, ad usum boni pictoris et magistri. Per quella pala, Raf-
faello fece disegni, uno dei quali, nel museo Wicar di Lille (fig. 156),
ci mostra, nell’angoletto a destra, un ricordo del palazzo ducale di
Fig. 155 — Helsingfors, Collezione privata. Raffaello: Altra tavoletta votiva.
(Per cortesia di R. Douglas)
Urbino, dell’architettura di Luciano Laurana; le finestre hanno
tuttavia sulla cornice superiore un segmento di cerchio, tale da ri-
chiamare particolarmente le aperture d’una delle famose tavolette
di San Bernardino a Perugia.
Par che Raffaello rievochi il palazzo urbinate nell’interno figu-
rato in una tavoletta rappresentante San Girolamo nello studio
(fig. 157). È un esempio di metro spaziale calcolato e perfetto, ade-
rente alla versione pierfrancescana: ogni oggetto, ogni figura, nello
studio del Santo, è necessario elemento della costruzione architet-
tonica, ogni atteggiamento, ogni gesto, ha valore di metrica pausa.