o I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
riecheggia fra balconi e basi di colonne. Consono al metro d’ogni
composizione raffaellesca è l’alterno respiro ottenuto con i timpani
triangolari e centinati delle finestre, disposti in senso contrario
nei due piani.
Tl nobilissimo palazzo, secondo il Geymiiller, fu probabilmente
iniziato da Gian Francesco da Sangallo prima della morte del Sanzio,
Fig. 204 — Firenze, Palazzo Pandolfini.
Loggetta del giardino.
(Fot. Alinari).
non trovandosi il nome suo tra quello dei soprastanti alla fabbrica
di San Pietro, nei mesi di agosto, settembre e ottobre del 1517, e
tra il marzo e il giugno del 1520. Ma l'iscrizione toglie d’incertezza
e determina a quest’ultimo anno la fondazione dell’edificio, rimasto
imperfetto nel 1530, alla morte di Gian Francesco, continuato nel-
l’opera da Aristotile suo fratello, «il quale col tempo lo condusse,
con molta sua lode, al termine che si vede ».
I due Sangallo, che avevano lavorato a Roma sotto Bramante
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