2!,2 T. — ARCHITR'MURA DEL CINQUECENTO
vi era un Giove, cosa rara, che fu poi dai Farnesi mandato al re Fran-
cesco di Francia, con molte altre statue bellissime; oltre alle quali
nicchie, ha la detta loggia lavorata di stucchi, e tutte dipinte le pa-
reti e le volte con molte grottesche di Giovanni da Udine ». Non
ancora due mesi dopo la morte di Raffaello, il cardinale Giulio de’
Fig. 224 — Villa Madama. Ingresso.
(Fot. Anderson).
Medici scriveva al cardinale Mario Maffei, arcivescovo di Aquino,
perché accordasse, se gli era possibile, « quei due pazzi », Giovanni
da Udine facesse gli stucchi, Giulio Romano le istorie 1. Nel 1540,
men di due mesi dopo la morte di Raffaello, dalla villa Careggi, il
Card. Giulio de’ Medici parlava della decorazione, scrivendo al Card.
d’Aquino, e ciò consente di supporre che la costruzione di villa Ma-
dama fosse molto inoltrata, poi che si pensava a fiorirla di pitture.
Battista da Sangallo, detto il Gobbo, fece, secondo le indicazioni
di Raffaello, disegni per aiutare il fratello Antonio, che pure disegnò
1 VENTURI A., Pitture nella Villa Madama di Gio. da Udine e Giulio Romano,
in Arch. st. dell’Arte, 1389, pp. 157 e segg.
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