200 I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
si dice: « cum de eius industria et sufficentia optime informati essemus
nundum eas experti nunc autem cum expertum exploratumque habea-
mus ipsum in architectura valere non minus quam in pictura, qua
in arte ad modum cum excelleret minus dubium est... » (D’Arco).
126, 20 novembre — Giulio viene incaricato, con decreto ducale, di
far selciare tutte le strade della città e togliere ingombri perché l’acqua
possa fluire liberamente «ad cloacas et ad alia purgamentorum re-
ceptacula » (D’Axrco).
1528, 13 febbraio — Con un decreto il duca assolve da ogni dazio il
legname che si trasporta all’edificio della Resiga, concesso a Giulio, e
che deve servire per le fabbriche ducali (D’Arco).
1529 -— Disegna il monumento funebre per Baldassar Castiglione, eretto
nella Chiesa delle Grazie (D’Arco).
1530 -— Per la venuta a Mantova di Carlo V, Giulio prepara « molti bel-
lissimi apparati d’archi, prospettive per commedie e molte altre cose ».
In quest’anno era già intero il complesso architettonico di palazzo
del Te, ed eran compiute alcune prime sale (V ASARI).
1530, 13 luglio — $crive al duca, a proposito dei lavori nel Castello,
ove ha l’incarico di preparare due nuovi appartamenti e anche di
fabbricarvi accanto una nuova palazzina, nota sotto il nome di « Pa-
leologa ».
I53I, 1° ottobre — Giulio Romano avverte il duca che le stanze della
duchessa Margherita Paleologa, sua sposa, sono quasi all’ordine, e che
il lunedì prossimo incomincerà «l’altenella di sopra alla guardia »
(GAYE).
1531, 7 ottobre — Il duca gli risponde da Casale, sollecitandolo (GAY).
1531, 9 ottobre — Giulio scrive al duca, a proposito di un ponte da farsi
per l’arrivo a Mantova della nuova duchessa, Margherita Paleologa
(D’Arco).
1531, 24 ottobre — Il duca ordina a Giulio di fare «1a via per la grota
di muro per andar alla fabrica nova, perché non me ne piace che si
vadi per quella scala di legni che vi è ora » (GAYE).
I53I, I° novembre — Il duca scrive a Giulio che la via fra la fabbrica
nuova e la grotta dev’essere coperta; l’altra per andar sull’altana la
faccia come meglio gli pare (GAYE).
1532 — Per la seconda visita di Carlo V a Mantova, vengono accomodate
provvisoriamente alcune sale del palazzo del Te.
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