Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

5. — ALLIEVI DI RAFFAELLO: GIULIO ROMANO 275 
nelle proporzioni delle parti e del tutto, nella forma delle porte e delle 
finestre, nelle fasce che ricorrono solamente senza interruzione, nei 
cornicioni, nella semplicità che innamora ». Giulio Romano sempre 
più moltiplica le riquadrature, così che le finestre stanno entro uno 
spazio incavato di grado in grado. Il basamento è alla rustica, quale 
si vede nei palazzi di Raffaello; sopra le porte è un ammezzato, a 
Fig. 241 — Roma, Palazzo Alberini, poi Cicciaporci, in Banchi. Giulio Romano: Cortile. 
(Arch. fot. nazionale). 
lunettoni nel palazzo dei Cicciaporci, a quadrati con corniciature 
ripiegate ad ansa, sopra e sotto, in quello dei Maccarani 1. 
Quest’altro palazzo (figg. 243-244) fu eseguito più tardi, nel 1535, 
come stampa il Ferrerio: «palazzo dei SS.ri Cenci alla Dogana, 
fabbricato con architettura di Giulio Romano ad istanza di Paolo 
Strei suo amico l’anno MDXXXV ». Milizia lo descrive brevemente: 
i Alcuni disegni di particolari del palazzo Cicciaporci, che il Vasari chiama 
degli Alberini in Banchi, sono attribuiti ad Antonio da Sangallo, nel Gabinetto delle 
Stampe agli Uffizî (cfr. GIOVANNONI, Il Palazzo dei Tribunali di Bramante in un 
disegno di Fra Giocondo, in Boll. d'Arte, 1914).
	        
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