o T. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
mostra la sua architettura passata quasi al vaglio, con bella divisione
delle pareti a pianta poligonale, nicchie sprofondate tra le colonne,
finestre aperte negli spicchi della vòlta, quasi ad allungarne il tam-
buro, tutta una ricchezza d’apparato che s’immedesima con la buona
divisione dello spazio.
Nel fabbricare la propria casa in Mantova (fig. 283), Giulio Ro-
Fig. 278 — Mantova, Duomo. Giulio Romano: Cappella del SS. Sacramento
(Fot. Premiì:
mano lascia libero sbizzarrirsi l’estro pittorico scenografico. Massic-
cio è il basamento, col bugnato a punteggiature, finestre rettan,
golari al piano terra. scavate nel vivo della massa, senza cornici-
porta stretta e profonda nel centro, tagliata a centina e so1mon
tata da un alto frontone, che spezza ad angolo l’ornata cornice
tra i due ordini, raccordandoli. Da questo basamento compatto,
rude e ruvido, con qualche richiamo di bianco nei frammenti
della catena che lega la porta ai ventagli di bugnato delle finestre,
il secondo piano, interamente rivestito da bugnato liscio, si slancia
squillante e festoso, svolgendo la teoria scenografica delle finestre
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