Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

OG. ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E I SUOI SEGUACI 5I9 
1527, 12 gennaio — Altro pagamento di 220 ducati per lavori fatti in 
Castello (Miin*z). 
1527, 12 marzo — Ancora un pagamento di 50 ducati ad Antonio, « pro 
fabrica castri sancti Angeli » (Mintz). 
1527 — In un libro di ricordi del capitolo della cattedrale di Foligno si 
legge che in quest’epoca il capitolo «capellam seu sacellum, iuxta 
episcopalis domus hostium elegit ». Di questa cappella aveva dato 
i piani Antonio (CLAUSSE). 
bi Fine del 1527-1528 — Dopo il sacco di Roma, trovandosi Clemente VII 
Con la sua corte in Orvieto, e soffrendo disagio per penuria d’acqua, 
Sigismondo Antonio diede inizio al pozzo detto di San Patrizio (VASARI). 
1528 — Il Sangallo fa un disegno per la cappella dei Magi nel Duomo 
obile con- d’Orvieto, in concorrenza col Sanmicheli, il cui progetto pare fosse 
prescelto (MILANESI). 
gli Ir 1529, 12 dicembre — È incaricato di fare in Santa Maria della Pace, 
nella cappella dell’Annunciazione, la tomba di Angelo Cesi, per il 
RI prezzo di 1500 ducati d’oro; col patto che, a lavoro finito, l’opera 
i: venga stimata, e se risulti valer di più del prezzo pattuito, il commit- 
ani, tente debba pagarne la differenza, e, in caso contrario, l’artista resti- 
tuire parte del danaro avuto (BERTOLOTTI). 
i I531 — Disegna uu’antica arca sepolcrale, trovata «infra Santo Adriano, 
el tempio di Antonino e Faustina e la via Sacra ». Il disegno è agli Uffizi 
(MILANESI). 
a i 1531, 13 giugno — Manda al monastero di Monte Cassino « mastro An- 
Ni tonio scultore alias el Solosmeo », perchè lavori alla cappella della 
i sepoltura di Pietro de’ Medici « secondo l’ordine et disegno e di modani 
ti di paga quali li serano dati per me Antonio da Sangallo » (A. CArAvITA, I 
ercia, press codici e le arti a Montecassino, 1870). 
smo Sette: 1534, 10 marzo — Il duca Alessandro de’ Medici invita a Firenze il San- 
gallo perchè imprenda i lavori della fortezza da Basso ((AYE). 
i Fam 1534 — Terminati questi lavori, Antonio lascia Firenze e va a Città di 
ei - i Castello, insieme a Pier Francesco da Viterbo, suo aiuto nei lavori 
na e della fortezza, e a Giorgio Vasari (VAsAarp). 
35 — Carlo V torna da Tunisi vittorioso. In occasione del suo passaggio 
hi 10V! per Roma Antonio eresse davanti al palazzo di San Marco un arco 
trionfale di legname, « tanto bello che per opera di legname non s’è mai 
sbrica 1 veduto il più superbo nè il più proporzionato... È non solo questo arco
	        
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