9. = ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E I SUOI SEGUACI 541
et il secondo da oblunghe finestre sospese alla cornice che cinge il piano,
Mc sopra cui s’aggira un alto spazio nudo. Si direbbe una torre trasfor-
ita mata in cappella da incorniciature timide, piatte, aderenti al fusto
ottagono, che vien diviso in seriche zone. TL’opera è incompiuta e
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Fig. 491 — Caprarola. A. da Sangallo il G.: Pianta della fortezza e del palazzo.
guasta; difficile farsi un chiaro concetto dell’idea sangallesca. Il
Lazio vide sorgere, come per incanto, castelli, chiese, palazzi, con
l’impronta del grande architetto, che nel 1519 apriva romane arcate
nella fortezza di Montefiascone (fig. 493), accanto a loggiati lievi,
d’impronta bramantesca 1
* Alla maniera del Sangallo si riallaccia anche la bella porta di San Giovanni
i a Bolsena, corazzata dallo Spessore di un robus'o bugnato che all’arco forma impo-