Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

O ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E 1 SUOL SEGUACI 623 
e un convento, un portico attorno la piazza principale della Città, 
una Zecca e palazzi per i signori del seguito. Come è noto, la pic- 
cola città, che avrebbe portato quasi in tutta la sua estensione il 
suggello d’Antonio da Sangallo, fu distrutta nel 1649, e soltanto 
alcuni disegni agli Uffizi possono darci un’idea della sua nobile ori- 
gine fiorentina. Vi è, ad esempio, in quella raccolta, un prospetto 
Fig. 575 — Amelia, Palazzo Fertatini. Facciata. 
(Fot. Ceccato). 
incompleto di palazzo (fig. 583), che per l’identità di forma dello 
scudo ornato di nastri con l’altro disegnato nel prospetto della Zecca 
di Castro, si può ritenere eseguito per la ducale dimora di Pier Luigi 
Farnese: tutto, dal bugnato agile e mirabilmente articolato del 
basamento, alle sei finestre del primo piano, allungate per mensole 
e chiuse da una cornice ad arco entro edicola, agli stemmi con nastri 
pieghettati, prende lieto, festoso aspetto. I ventagli che si spalancano 
sulle tre porte arcuate, la grande apertura ad arco del primo piano, 
che trova nelle due finestre laterali appoggio al suo slancio, lo scudo 
che par da essa prenda il volo sulle ali dei nastri sventolanti, la co-
	        
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