Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

9. — ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E I SUOI SEGUACI 63I 
Dell’opera data da Antonio da Sangallo, tra il I53/ € il 1544, 
alle fortificazioni di Roma (figg. 586-588), ideata su vasta scala 
da Paolo III e dal consiglio d’architetti e ingegneri da lui convo- 
cato 1, l’esempio artisticamente più importante è l’inizio della gran- 
diosa porta di Santo Spirito, arco trionfale di romana imponenza, 
che deriva grazia dal piano curvilineo su cui si svolge (fig. 589). Due 
È Ae i i i E _ 
Fig. 585 — Firenze, Uffizi. A. da Sangallo il G.: Disegno per Castro? 
(Fot. Brogi). 
nicchie s’aprono ai lati della porta sonora, tra le quattro giganti 
colonne, e la cornice degli abachi che limitano il catino delle nicchie 
S’inarca a stringer nella sua curva di giogo il cavo profondo. La 
porta monumentale rimase incompiuta per le critiche mosse da Mi- 
chelangiolo all’opera del Sangallo. ? 
1 Tra essi erano Antonio da Sangallo, Giovanni Mangone, Galeazzo Alghisi, Ja- 
copo da Ferrara, detto il Meleghino, il Castriotto, il Laparelli e Michelangelo. 
* Mentre attendeva alle fortificazioni di Roma, il Sangallo si occupava anche 
della fortezza di Perugia, iniziata il 28 giugno 1540.
	        
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