698 I. = ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
Ciccione. L’oratorio, formato da un solo ambiente con volta a botte,
è chiuso da pareti con stilobate, da cui si parton lesene a capi-
telli compositi reggenti l’architrave. La semplicità classica dell’ora-
torio, quantunque alterata per l’alto attico aggiuntovi, ha caratteri
sangalleschi del primo cinquecento, non del 1492, data che si ritiene
del compimento dell’opera. A Napoli, v'è un'architettura sangal-
lesca, la chiesa inferiore dei SS. Severino e Sosio, con ampie arcate
cinquecentesche. Possiamo pensare che quegli elementi sieno arri-
vati a Napoli per via d’Antonio da Sangallo il Vecchio? Certo è
che la data 1492 dell’oratorio pontaniano, solo di tre anni anteriore
alla partenza di Fra’ Giocondo da Napoli, al seguito di re Carlo VIII,
non potrebbe essere spostata se non di poco, quando l’opera fosse
proprio di Fra’ Giocondo, il che è difficile supporre, tanto egli era
nel 1492 intento ai lavori di fortificazione a Mola e a Gaeta per il
Duca di Calabria.