Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

sn TL. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO 
ziato «indebite et iniuste ac contra et praeter conventione et pactio- 
nes». Aggiunge di aver portato la causa davanti al Governatore di 
Parma, ma di non poter continuare a sopportarne le spese. Prega perciò 
i due canonici della cattedrale e altri due preti di Parma, ivi presenti, 
di valutare il suo lavoro. I quattro deputati, per giungere ad tun 
accomodamento, gli propongono di accontentarsi di quattordici lire 
imperiali (SALMI). 
1526, 17 maggio — 1 fabbriceri della chiesa della Steccata saldano il 
loro debito verso Bernardino con 17 lire, 8 soldi, e 6 denari imperiali 
(SaLm1). 
1526, 19 giugno — Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni dichiarano 
di aver avuto lire 400 per saldo dei loro lavori fatti in Santa Maria 
della Steccata (TESTI). 
1s26 -— « Notta de lo dare et de lo havere de mi maestro Bernardino 
da ‘Torchiara con quelli de la Compagnia de la nostra Donna de la 
Steccata ». In essa Bernardino si lamenta che non siano stati pagati 
vari lavori suoi e di suo figlio. ‘Tale nota non è datata, ma la si può 
supporre anteriore all’accordo del 26 aprile (SALMI). 
1527, 13 aprile — Lo Zaccagni riceve il saldo di ogni suo avere dalle mo- 
nache di S$ant’Alessandro (SALMI). 
1529, 19 giugno — In un atto in cui si accenna a Giovan Francesco, Ber- 
nardino Zaccagni è ricordato come ancora vivente (SALMI). 
1531, 23 novembre — Bernardino era già morto, come appare da un atto 
in cui sono citati don Girolamo e Benedetto, altri suoi figlioli (SALmMm1). 
Bernardino Zaccagni di ‘Torchiara si vede in un’opera a Pedri- 
gnano presso Parma (fig. 721), in una chiesetta rustica, dove il 
muratore e falegname ci appare nella sua semplicità campagnola, 
in povero costume. La costruì a conto del monastero di San Gio- 
vanni Evangelista, per il quale lavorò pure, con mastro Pietro Cavaz- 
zolo, nella chiesa, poi illustrata dal Correggio (fig. 722). Ma il lavoro 
che dette nome al muratore fu l’innalzamento della Steccata. La 
prima pietra della chiesa fu posta il 4 aprile 1521, e subito Bernardino 
presentò modelli, che superano di gran lunga la sua capacità; erano 
composti da Gian Francesco suo figliuolo. Padre e figlio vi lavorarono 
750 
e sla st
	        
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