IO. — I SETTENTRIONALI: B. E G. F. ZACCAGNI 781
i Wi dal 1527 sino alla fine del 1525, quando furon licenziati. Il modello
mi consisteva in una croce greca con cupola incassata fra quattro torri
N chiuse. Sulle absidi, di cui tre forate da porte, correva all’esterno un
REI I giro di logge; all’interno, nel loro spessore, s’incassavano piccole
tondi le cappelle a semicerchio. TI modello è certo grandioso, e, nel farlo,
Gian Francesco Zaccagni dovette ispirarsi anche a disegni di mae-
imperiali
Snia
te da un atto
tioli SALMI
Fig. 721 — Pedrignano (prov. di Parma). Bernardino Zaccagni: La chiesa.
(Fot. Croci)
in dove | stri giunti a Parma, fra gli altri a quello di Antonio da Sangallo il
1mpagnola Giovane, di cui sembra vedersi la traccia nel tamburo della cupola
San Gio- a loggiato. Anche Gian Francesco Zaccagni, accompagnato da Mar-
Distro Cava cantonio Zucchi, si portò a Mantova per sentire il giudizio di periti
fa il lavor sopra il disegno e il modello del tempio di Santa Maria della Steccata;
toccata. La e forse, giunto colà, condotto da Baldassarre Castiglione, Giulio Ro-
Bernardi mano, fu interpellato a proposito della costruzione. S’aggiunga che
it; erat il 29 aprile Antonio da Sangallo, che era dalle parti di Parma per le
rato fortificazioni farnesiane, presentò 1l disegno del tempio. Tutto di-