Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

È I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO 
1816 — 1 preposti alla Confraternita di $. Rocco deliberano d’invitare 
«il proto dei Signori Procuratori de Missier $. Marco, mistro Bon, e 
darli l’incarico di proto di detta fabbrica senza salario alguno, ma solo 
in donarli una gentilezza come piacera ad essi. » 
1517 e seguenti anni — Sopraintende ai lavori di ricostruzione delle pro- 
curatie vecchie. Questi lavori non sono ancora terminati l’anno della 
morte. 
1524, 22 febbraio — <« Contadi a m° Bartolamio de Bergamo scultor (sta 
a Santo Apostolo) per capara et a bon conto de uno mercado fatto 
con lui che... die far quadretti n° 4 de bronzo soazadi atorno con al- 
gunj Schudj bizarj in cadaun de loro con l’arma querina dentro con 
algune lettere dieno esser grossi un dedo minuelo... L. 3.00 (Questi 
lavori, per la chiesa di $. Andrea della Certosa, furono terminati nel 
1525. Archivio di Stato. Procuratori di Citra. B.2 271. Commiss. Priuli). 
1524, 3 giugno — Il Bon è licenziato da proto di $. Rocco con 20 voti con- 
trari e uno favorevole, per non aver voluto eseguire certi lavori se- 
condo i desideri dei confratelli. Sante Lombardo, figlio di ‘Tullio, è 
eletto proto al suo posto. 
1525, I gennaio — Si pagano varie somme a Zuane Zalestro, che «ha ine- 
liminato moltj erorj » commessi dal Bon nella scuola di $. Rocco. In 
tale edificio dunque al Bon sono dovuti i fondamenti, il basamento 
esterno, la sala terrena, le bifore della facciata e del fianco. Nel 1519 
era già terminata la saletta dell’Albergo. 
1525 — Innalza il palazzo dei Camerlenghi a Rialto. 
1525, 15 marzo — Muore. «Sir Bon proto di signori procuratori. $. Ze- 
minian 1529, 15 marzo. Manchò maistro bon protto (Arch. di Stato, 
Scuola Grande di $. Marco, Mariegola 4 a. B. 40). 
* * x 
Seguace di Marco Coducci, Bartolomeo Bon il Giovane rappre- 
senta a Venezia, più d’ogni altro architetto, più dello Scarpagnino 
e degli eredi Lombardo, nelle prime decadi del Cinquecento, l’arte 
dell’edificare. Viene indicata quale prima delle sue opere la cupola 
di San Rocco, emisferica (fig. 750) sopra un tambuio cilindrico aperto 
da finestre centinate, unito a una cappella poligonale, che, sotto alla 
cornice della sua calotta, ha una teoria d’archetti legati tra loro da 
un bianco anello. 
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