10. — I SETTENTRIONALI: ANTONIO DELLI ABBONDI 847
San Fantino (fig. antecedente 763), ove si vedono gli altissimi pie-
distalli e le proporzioni di pilastri e d’archi proprie solo alla città
della Laguna.
L’attribuzione dell’interno di San Fantino, meno, naturalmente,
l’abside, ideata e compiuta più tardi dal Sansovino, non è del tutto
Sicura; più importante e certo è il completamento della scuola
di San Rocco, tanto nella facciata, quanto nello scalone (fis. 774)
e nel salone superiore (fig. 775). Sono anche dimostrate per docu:
menti opere sue proprie le fabbriche vecchie di Rialto e l’interno
della chiesa di S. Sebastiano (fio. 776).
Lo Scarpagnino si collega alla corrente architettonica dell’ul-
timo Quattrocento, risentendo tuttavia delle nuove tendenze, senza
comprenderne e realizzarne a pieno lo spirito di possanza costruttiva
e chiaroscurale. È un timido, un ritardatario, non privo di perizia
tecnica costruttiva e di un certo garbo. Per il posto ufficiale occu-
pato di « Proto » «al Magistrato al Sal, e per le numerose incom-
benze che ebbe, lo Scarpagnino svolse una vasta operosità in Venezia.