Vi PALLADIO SIT
Similmente ideata fu molto più tardi dal Palladio la Villa di
Meledo (figg. 336-337), che doveva trarre maggiore vastità di effetti
dal magnifico sviluppo dei portici mancanti alla prima. Essa «fu
cominciata dal Conte Francesco e Conte Lodovico fratelli dei ’Tris-
sini », e anche in essa, « perchè ciascuna faccia ha bellissime viste;
vi vanno quattro loggie di ordine Corinthio: sopra i frontispicii delle
Fio. 337 — Meledo nel Vicentino, Villa ‘Trissino.
Palladio: La Villa secondo la interpretazione di Fritz Burger dai disegni palladiani.
(Dal libro: Die Villen des Andrea Palladio).
quali sorge la cupola della Sala ». + L'edificio, di pianta affine a guella
della Rotonda (fig. 338), è più di essa slanciata, con sala centrale
altissima, cinta da una teoria di colonne alveolate nel muro, sopra
cui gira la corona del balcone a balaustra (fig. 339) ®. Dal pronao della
facciata principale di questa gemma palladiana dovevan partire due
| colonnati, come aperte braccia 3, e da essi, in discesa dal piano della
loro base, altri colonnati ad angolo, preludio sublime alla sinfonia
1 VV. PALLADIO, Libro cit.,; IT, p. 58.
2 V, PALLADIO, Libro cit; p. 58. « Sono nella sala alcune meze colonne, che tol-
gono suso un poggiuolo, nel quale si entra per le stanze disopra ».
; 3 V, Ibidem. «Le loggie, che tendono alla circonferenza, fanno un gratissimo
aspetto ».