N
A VERONA
PAOLO - GIAN GIROLAMO - MATTEO SANMICHELI - ALVISE E BERNARDINO BRU-
GNOLI - GIROLAMO E MELCHIORRE BERTÒ - DOMENICO CURTONI - GIULIO SA-
VORGNANO - FRANCESCO MALACREDA - GIO. BATTISTA BRAGADIN.
PAOLO, GIAN GIROLAMO, MAI MEO SANMICHELI
Paolo Sanmicheli, cugino di Michele, nato tra il 1476 e il 1481, a
Porlezza, tagliapietra, risiedette dal 1517 circa a Verona, e assistette
Michele nell’erezione della cappella Pellegrini e di porta Palio, nel-
l’esecuzione della facciata di Santa Maria in Organo, nella costru-
zione di Palazzo Canossa. Morì nel 1559, non lasciando distinguere la
sua arte da quella del grande architetto. Il tagliapietra non fece che
eseguire, probabilmente, con fedeltà, i piani, i modelli, che gli erano
forniti.
Til figlio di Paolo, Gian Girolamo Sanmicheli, nato probabilmente
nel 1516, fu provvigionato, ancor giovinetto, dal governo veneziano,
e seguì varie volte Michele in Dalmazia. Vi andò, poco più che ven-
tenne, per le difese di Zara, Nona, Obreazzo, Novegradi, Sebenico,
Verpoli, Racchienizza, Daslina, Scardena, Traù, Spalato e Cattaro,
secondo i piani e i consigli di Michele. Al servizio della Repubblica
veneziana, che sempre gli accrebbe il compenso, costruì, nel 1540 la
Porta di Terraferma a Zara, già da noi riprodotta (fig. 279) e la
loggia Sanmicheli a Hvar (Lesina). Assistette Michele nelle forti-
ficazioni di Padova, e, nel 1545, presentò al Doge il modello in legno
per le fortificazioni di Corfù, dove il Senato veneziano lo aveva in-
viato nel 1544, e dove tornò nel 1546 e fabbricò fortezze sino al 1548.
In quest'anno venne mandato a Cipro, dove pensò a fabbricare
forti in Famagosta, Nicosia e nel porto di Baffo; quindi a Creta, dove
diresse le fortificazioni di Candia, Sithia, Rettimo e Canea.
Tornato a Corfù, ne studiò la difesa, particolarmente quella di
T'amagosta, ma, avendo fatta un’escursione a Creta, mandò, il 29 di-