VIII. — PELLEGRINO TIBALDI, SUOI SEGUACI E CONTEMPORANEI 777
A Torino viene attribuita al Tibaldi anche la chiesa di San Fran-
cesco di Paola, che assomiglia nella pianta e nell’interno al San Fe-
dele di Milano, ma l’architetto dovette fornire, come della chiesa dei
Ss. Martiri, soltanto il disegno di quella macchinosa, pesante costru-
zione. Scriveva il Tibaldi al Santo Cardinale, il 23 ottobre 1533,
Rx d’essere stato invitato a Torino dal Duca di Savoia, e aggiungeva
Fig. 710 — Novara, $an Gaudenzio: Interno (parete d’ingresso).
(Fot. Ceccato).
che «$. Altezza si risolve che io gli disegni una bella Chiesa » e che
i «subito 1itornato a Milano » sarebbe partito per la Spagna. Fece
| quindi disegni, non le opere sopraindicate, come anche avvenne per
| la «fabbrica del Santissimo Sudario » nella cappella maggiore del
Duomo, compiuta più tardi dal Padre Guarino Guarini secondo il
i programma esposto da San Carlo Borromeo al ‘Tibaldi.
Il palazzo Caccia di Mandello, poi dei Natta dell’Isola o d’Isola,
ora sede del Governo della Provincia di Novara, nonostante le alte-
razioni subite per il tempo e più pe: gli uomini, ancora ricorda in
qualche parte il Tibaldi, che, mentre dava disposizioni per San Gau-