GIULIO DEL MORO.
1555 — Giulio, figlio di Battista dall’Agnolo detto del Moro,
nasce in Verona. La data si ricava dall'anagrafe di San Gio-
vanni im Valle, del 1557, in cui Giulio è indicato come di
due anni d’età.
1584 — Giulio del Moro è ricordato per la prima volta nella
Fraglia dei pittori di Venezia.
1615 — Giulio del Moro è ricordato per l’ultima volta nella
Fraglia dei pittori di Venezia. È l’ultima notizia che si ha
di lui.
* * *
Giulio del Moro, figlio di Battista Agnolo, pittore e scultore,
nella Sala del Maggior Consiglio a Venezia (fig. 30), si attiene
ai precetti più comuni del manierismo veneto. Incapace di aprire
uno sfondo alla scena, come di darle qualche vivezza decorativa,
il pittore che del Veronese serba solo qualche ricordo di grafiche
lucentezze, e di Tiziano qualche tipo di vecchio con barbe vapo-
rose, ha apprestato di propria invenzione un bislacco scenario
romano in cartapesta, per incollarvi sopra la sua folla di scialbe
comparse, tra cui il personaggio drappeggiato alla classica sul
margine sinistro del quadro appare come una fioca ristampa di
tipi raffaelleschi. Il gentiluomo azzimato, che si pavoneggia con
la destra sul fianco guardando fuor della scena, è forse il ritratto
dello scultore-pittore che nella Sala del Maggior Consiglio, tra le
scenografie tumultuose dei manieristi veneti, porta il soffio ge-
lido di un classicismo non sentito, apatico. Pur di giungere al-
l’effetto teatrale, gli altri decoratori della sala non temono schia-
mazzi carnevaleschi, mentre lo spegnitoio mantovano di Giulio
soffoca, in questo quadro dell’accademico veronese, tutte le luci
del variopinto mondo veneto, senza riuscire a sostituirvi costrut-
tiva saldezza.
Altra uggiosa accademia di Giulio del Moro, gran diffondi-
tore in Venezia di sculture ispirate a un arido classicismo, è
SÒ