RIFLESSI MICHELANGIOLESCHI NELLA SCULTURA
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GIOVANNI ANGIOLO MONTORSOLI
1507 — Giovanni Angiolo nacque da Michele d’Agnolo da Poggibonsi,
nella Villa Montorsoli, a poche miglia da Firenze.
1522 circa — Dopo essersi erudito nella bottega di Francesco del ‘Tadda,
e poi nell’altra di Andrea Ferrucci, a Volterra avrebbe lavorato nella
sepoltura di Raffaele Maffei, detto il Volterrano, che morì nel 1522
{VASARI, Le Viie ecc., Firenze, Sansoni, 1881, vol. VI, pag. 630). Ma la
sepoltura di Raffaele Maffei è opera del Cosini, mentre del Montorsoli
è la sepoltura del vescovo Mauro Maffei ({ 1537) a Volterra.
1522 — Fa il monumento per Angelo Aretino, generale dell’Ordine dei
Serviti, in San Pietro di Arezzo.
1527 — Era accorso a Firenze per servire a Michelangelo nella sagrestia
e libreria di San Lorenzo, ma, come racconta il VASARI, « fermandosi
poi quelle fabbriche l’anno 1527, per la peste e per altri cagioni, Agnolo
non sapendo che altro farsi, se n’andò a Poggibonsi, Jà onde avevano
avuto origine i suoi padre ed avolo e quivi con messer Giovanni Mor-
chiati suo zio, persona religiosa e di buone lettere, si trattenne un pezzo,
non facendo altro che disegnare e studiare » (VASARI, op. cit., pa-
gine 630-631).
1520 — Secondo quanto dice FP. Colanzelo, nella vita del Sannazzaro,
il Montorsoli nel 1529 avrebbe fatta la sepoltura di Jacopo Sannaz-
zaro nella Chiesa di Santa Maria del Parto a Margellina in Napoli
(GAETANO FILANGERI, Documenti per la Storia, Le Arti e Le Industrie
delle provincie Napolitane, Napoli 1891, "Tip. Accademica Reale Scienze,
pag. 193, alla voce Montorsoli). Il DAVIA invece pone la data del mo-
numento al Sannazzaro nel 1530, e dice che il disegno era del Santa-
croce, « valentissimo scultore napolitano », e che l’esecuzione in marmo
fu commessa a « Frate Agnolo il quale con molta sua lode ed onore lo
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