I3. — BARTOLOMEO AMMANNATI 393
ad accompagnar l’aprirsi dei vessilli a ventaglio. Mentre in Roma
cominciava a farsi strada il malgusto dei cartocci a grottesca, l’Am-
mannati, in questa sua fantastica improvvisazione di cartoccio deco-
rativo, tra sbattimenti di luce e d'ombra e vivezza di forme animate,
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È Fig. 329 — Roma, Casino di Giulio III. Ammannati: Fonte.
(Fot. Anderson).
compone un fantastico groviglio barocco. Come già nel bronzo della
fonte di Castello, il nodo dei vessilli aperti a ventaglio è quasi l’espres-
ue sione pittorica del rimbalzo dell’acque. 1
* A un’altra, più ricca, fonte attese per Giulio III l’Ammannati, come si deduce
: dal GamuccI, Antichità, Roma, 1580, pag. 330, il quale narra che quel pontefice
fece eseguire all’Ammannati la fontana sulla via Flaminia, e che, dopo questa prova,
gli ordinò di fare « per sua mano e disegno » « quell’altra unica fontana che si trova
nel palazzo Dora detto la Vigna di papa Giulio. Tale fontana, evidentemente, non
era il ninfeo, bensì altra vicinissima a quella sulla via Flaminia, anzi forse corrispon-
dente alla sua fronte interna ». Sulla via stessa, presso il Casino di Giulio III, s’apre
una nicchia o grottino alla rustica, limitato da un arcone tra conci finemente segnati
a raggi (fig. 330). Nel fondo, una conchiglia, come ruota di pavone, ventaglio, flabello.