Full text: La scultura del Cinquecento (10, Parte 2)

i ANTONIO LORENZI 
(?) Nasce a Settignano. 
1544 — Compie il monumento funebre di Matteo Corte nel Camposanto 
di Pisa. 
1583, 15 settembre — Muore a Firenze. 
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L’opera, alla quale è affidato il ricordo dell’artista, è quella nel 
Camposanto di Pisa, il monumento a Matteo Corte (fig. 378), ove par 
di vedere qualche affinità col Montorsoli nell’architettura del sepol- 
cro e nella figura stessa del defunto, che s’appoggia meditabondo al 
piano della tomba. I ’architettura del Montorsoli è semplificata e 
addolcita dallo scultore, che, mancando di vero spirito architetto- 
nico, si fa studio di giustapporre elementi decorativi, come in ampia 
tabella, arricchita da due grandi vasi fiammanti. Con un criterio 
ornamentale freddo e neoclassico è disposto il sarcofago su due piedi 
terminati da unghioni leonini, fiancheggiato da pilastri su cui stanno 
i due vasi fiammanti, e, sopra il sarcofago, l’alta tabella con l’iscri- 
zione corniciata e ricorniciata, per darle larghezza quanta serviva 
a sfondo del triangolo della figura. Il modellato di questa, ispirato a 
Michelangiolo, non ha più nulla di michelangiolesco, nonostante lo 
studio di spezzare le superfici con le pieghettature del panneggio. 
È opera di scultore abile, esperto, ma di scarsa personalità. 
1 Bibliografia: VAsArI, Le Vite, ed. Sansoni, 1881, VI, p. 82; PINI-MILANESI, 
La scrittura di artisti italiani, 1869, n. 208; BELLINI PIETRO, La guida di Pisa, 1913; 
THIEME-BECKER, Kriinstlerlexikon, XXIII, 19109. 
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