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(a), che l’area sarebbe stata un pozzo (badate, non una
cloaca) , e una gran parte se ne sarebbe coperta a
chi sedea nella sommità ; fondato sulla profondità
di 4 piedi, e mezzo, da lui osservata nell’ Anfitea-
tro di Verona , non bene sterrato. Contentatevi dun-
que ancora voi amendue , almeno per adesso , della
mia profondità, o altezza di circai So. palmi , non
compresi 3. in 4 palmi del parapetto di muro; pro-
fondità, che neppure sarebbe stata un abisso; non es
sendo di molto più bassa della strada intorno alla
fabbrica, livellata sotto l’Arco di Costantino ; quan-
do che la vostra Arena sarebbe stata più alta della
strada stessa, e sproporzionata perciò a tutto l’edi-
fizio. E così poniamo un termine a questa prima no-
stra discussione, tanto poco utile per lo scopo vo-
stro di novità; sebbene non totalinente infruttuosa
per l’impegno di studiare la materia. Voglio augurar-
mi, che per le nuove stampe , che promettete , in
continuazione della precedente, al rispettabile Pub-
blico, aspetterete nuovi lumi, e più appurati dalle
scoperte , e dalle riflessioni; non già per un roven-
nio Oraziano ; ma quanto basti, per non dar luogo
a quel proverbio (5), Euclionis gallus gallinaceus 3
e per potervi applicare più a proposito, e profittare
di quel detto.sentenzioso dello stesso mio gran poe-
ta (Cc), che voi ci arrecaste tanto fuori di squadra:
Nec desilies imitator in artum ,
Unde pedem proferre vudor vetet, aut cperis lex.
Dalla Biblioteca Chigiana li 18. febraro 1813.
(a) Loc. cit. cap. 9. pag. 249.
| Erasm. Adag. ie Diligentia ; pag. 202. edit, Hanov. 1617.
‘c) De Arte Poet. vers. 134. sea.