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balaustre marmoree, di nicchie, di stucchi, dei due Pulvina»
ri {mperiali, degli ingressi pure marmorei per tutto intorno ?
Questi a chi avrebbero servito è Per in3resso, regresso , © ri-
covero di bestie, di bestiarj, di gladiatori » di barcaroli » daî
portici comuni a tutto il Popolo , ai Magistrati 5 alle Vergini
Vestali , all’ Imperatore medesimo , e alla sua Corte? Vedete
in qual vero baratro di assurdi vi precipitate , per mancanza di
cognizioni dell’ arte, e della fabbrica?
13. Pazienza di queste mancanze . Almeno aveste esa-
minato un poco meglio i giuochi dati da Carino, secondo le
descrizioni di Calpurnio » e di Vopisco , che mostrate di aver
letti; adducendoli amendue per il nostro Anfiteatro . Anzichè
trame prova dei vostii sotterranei 5 Sono sicuro » che vi avreb-
bero convinto del contrario . Vopisco il primo parla soltanto
dei giuochi dati nel l’eatro, e nel Circo, che dice di aver ve-
duti dipinti nel Palatino, intorno al pottico della scuderia
imperiale > perchè scrisse al tempo di Costantino . Per nulla ac-
cenna quelli dell'Anfiteatro. Ca!purnio parla di questi , come
statovi presente; e non di quelli: e l’uno , € l’altro impiega-
no tutta la loro eloquenza in descrivere ininptamente la no-
vità, la varierà » e quanticà grande di spettacoli . Calpurnio
di quelli di animali > e di machine artificiose: Vopisco di queliî
di mimi, d’istrioni » Ci musici, di machine ingegnose, e di
canti altri fra loro bea diversi. Nemeno per sogno poi fanno
capire , che si fossero fatre novità essenziali nelle fabbriche;
quali certo avrebbero dovuto accennare come le altre a chiare
note; non come di Calpurnio ve lo immaginate voi. E a qual
fine quella vostra determinatamente , unica ia Roma , € nel
mondo ? Qual bellezza, quale importanza , o singolarità vi si
poteva ammirare > e non anzi del puerile », dello stravagante »
dell’impossibile per mille capi, che rilevai nell’ opera, e che
voi non sapeste intendere? Se nel Teatro, che dovette esse-
re quello di Pompeo , vi fu fatta machina sopraposta , secondo
voi interpretando il Pegma di Vopisco , per la quale ne arse
la scena; machina sfuggita alla vostra oculatezza per infilzarla
colle altre; perchè non intenderemo delle stesse machine so-
praposte nel solito piano dell’Arena anche Calpurnio ; e non
inai di nuove sotterraree >» © meglio di nuovi sotterranei» li qua
li non potevano stare nè in tempo, nè in natura, nè in arte;
ma solo nell’ immaginazione di chi se li figura ? E’ verissimo
ciò , che dite voi, che innanzi all’età di Carino non v’è docu
mento ‘alcuno, che parli di machine sotterranee 5 perchè escono
ora la.prima volta dal vostro cerebro » come la Dea delia Sa-
pienza da quello di Giove, Vi è per altro la sachina di Se-