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sui parleremo. in segnito 5; che perciò riportai interà 3 ove si
legge STATVAM SVB AVRO FVLGENTEM? Non bastava »
che Sidonio » di cui riparleremo appresso , dica una statua »
pur di metallo dorato > fulgidam statuam ?
8. Quanto era necessaria l’osservazione , che N. significa
nostro | È quanto dorttamente soggiungete , che l’uso di questa
iniziale introdusse nelle lapidi Imperiali di Roma fin dal terzo
secolo Cristiano | In vece di questo errore , insegnerò io a voi, che
l’uso ne è conosciuto fia dai monumenti del vostro Traiano (a) »
che sapete morto nell’anno s17., vale a dite sul principio del
secondo secolo; e più indietro ancora all’ anno 24. in una Iscri-
zione di Druso, figlio di Germanico (b).
9. Quanto istruttiva, e a proposito quella tirata sul segno
della croce »k, che la pietà Spagnola ha usato piissimamente
fino ai vostri giorni nelle scritture pubbliche, e private > € per-
fino nelle Lettere d’ogni qualunque specie di corrispondenza > pet
quindi illustrare lo stesso segno, che si trova sul principio
della Iscrizione di Foca! Troppe più belle cose da Antiquario
potevate aggiugnere a proposito > SE ne aveste il magazzinetto .
Quanto veridica , e imparziale quell’ altera sugli uomini ( ossia-
no soldati) devoti, che i Romani trovarono nell’Iberial! O per
diitto » o per traverso ci volete far sapere tutte le glorie del-
la vostra Spagna. Aveste almeno parlato in modo di far capi-
re , che prima assai del tempo di Sertorio i devoti erano molto
conosciuti in Roma; per non far comparire » che voi pure vi
avvilite a furare le glorie altrui. Il primo esempio » che se ne
ha nella storia Romana, è la turba di quei vecchi magistrati >
che s’ invorirono per la patria » e pel Popolo Romano ; pre-
sentatisi nella sedia curule silla porta delle loro case all’ in-
presso dei Galli Senoni l’anno 365. : Devovisse eos se pro pa-
tria, Quiritibusque Romanis (e) - Il secondo è di M.Curzia, che
si gettò nella voragine l’anno 393» (d) . Il terzo è del Con-
sole P. Decio, invotitosi per le sue legioni l’anno 415. (€) -
Il quarto L. Lentulo nel 433. (£). Vedete quanto è antica in
Roma questa devozione, e quanti secoli prima del vostro Ser-
torio ; senza impegnarci a riferire le storie posteriori infinite »
e norissime presso degli eruditi » che potete riscontrare (8) -
(al Corsini de Praef. Urb. nat. lib. 223. cap. 5.
praef. pag. XXX. (e) Lib. 8. cap. $.n. 6.
(b) Grut. pag.237. 2. Corsini (£) Lib.9. cap.4.n.4. Ved. Lu:
pag. 31. cii Ampelii Liber memorialis »
(c) Liv. lib. 5. cap. 22. n.41. cap.20. Lugd. Batay. 1722. p.3 5.
(4) Lit.7.cap.4.n.6.Plin.H ist. (3) Lips. Antia. lecz. lib. 5.