LIBRO SECONDO. 109
R.IN.AGLMbD Oo.
È
GUGLIELMO
On per motivo di cercar ricovero, 0
aiuto, ma difpontanea volontà fen
venne a Verona Francefco Petrarca, lume
del fecol fuo, ed a cui tanto debbono e 1°
Italiane, e le Latine lettere. Secondo il
computo , che può trarfi da quel Ragiona-
mento alla pofterità in cui dà conto di fe
fteflo, e della fua vita, ei ci venne in età
di trent'anni in circa, regnando Alberto,
e Maftino; ma ci fu poi più d’ una volta.
A Maftino indirizzò un' epiftola in verfi,
mentr* era , come pare, di là da Monti.
D'eflerfi trattenuto e qui, ein Parma affai
tempo, fa memoria egli fteffo nel fudetto
agionamento. Che in quefta noftra Città
venendogli da chi lo vifitava recitati de i
verfi del fuo Poema Latino, pregaffe di de.
fiftere, parendogli troppo imperfetti, e po-
co limati, ha fcritto lo Squarciafico. Che
in Verona a’ 25 Gennaio del 1348 ftando
nel fuo Studio fentiffe il terremoto , e che
nell’ iftefs’ anno gli arrivaffe qua 1’ avvifo
della morte di Laura ha feritto il Tomafi-
ni. Amicizie però qui contraffe, perle qua-
li d’ alcun noftro Letterato e’ è per lui ri.
mafa
Perr. Red.