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Lisro Quarto, 295
in quel fecolo; poichè nel libro XII facen-
do memoria d’alcuni illuftri Veronefi, co-
sì parla . De’ Bordoni fu quell eccellentifimo
Aftrologo, e Geagrafo nomato Benedetto | che
fcriffe molte opere de’ fiti, è coftumi delle genti,
e che defcrifle Italia, e molt'altre Provincie.
Fu ancora pittore eccellente, come da molte ta-
vole, che ancor ci foro fi può vedere. Coftui
ftette affai tempo in Padova, ed in Vene-
zia, dove credefi, che per accidente gli {i
affigefle il fopranome dalla Scala .
Figliuolo di quefto fu il noftro Giulio ,
nato nel 1484. Il Giraldi nel Dialogo fecon-
do de’ Poeti de’ fuoi tempi: Iulius Scaliger,
qui prius Burdonis cognomine fuit , Veronenfis,
apprime eruditus . Quefto è teftimonio per
ogni conto irrefragabile , ficcome non fo-
lamente coetaneo, ma amico. Francefco
Pola negli Elogi più volte mentovati mette
Giulio Scaligero avanti gli altri, è affer-
ma, che nacque alla Ferrara in Montebal-
do. Natss eh in agro Veronenfi ad arcem
Ferrariam , que eft in valle Caprina. Non pe-
rò fenza errore Padovani differo Benedetto inE%e.
lo Scardeone, e Giulio il Tomafini, ben. E/R4ed.
chè in Padova affai tempo dimoraffero; ma
ben con verità fcriffe il Tomafini fteffo , co-
me Giulio in Padova ( dove ftudiò fotto
Celio da Rovigo) era Bordoni, non paf-
fandogli per la mente ancora eroifmi , nè
Id prin-