362 DEGLI SCRITTORI VERONESI
quelle genti avere illuftrato il coftume com
mentariis , et tabellis gneis res ipfas expri»
montibus .
Il gran merito di quefto Scrittore può
render non difcaro, fe qualche-confidera-
zione qui aggiungafi. Gli Annali Ecclefia-
ftici lavorati con tanta gloria dal Cardinal
Baronio, furon prima intraprefi, e molto
avanti condotti da lui. Scritto han già mol.
ti, a lui doverfì le fila maeftre dell'immor-
tale orditura. Latino Latini trattando del.
la Cattedra di S. Pietro, rimette all’ I{to-
ria Ecclefiaftica del Panvinio . Egli fteflo
nella dedicatoria al Cardinal Farnefe dell’
Indice, o fia della Cronica de’ Papi , e
Cardinali, afferma, che per comando del
Cardinal di Santa Croce, che fu poi Mar-
cello II, fu coftretto a lafciar? imperfetta
l'Iftoria Romana, ed a rivolgerfi tutto all’
Ecclefiaftica, che giaceva ancora in ofcure
tenebre: per lo che dic’ egli aver con infi-
nite fatiche, e pericoli raccolti gli antichi
monumenti d’ogni genere, e da moltiflimi
libri ed archivii copiato, e fatto copiare, e
travagliofi viaggi aver’? anche per ciò fatti
in diverfe parti d’ Italia. L’ efferfi lui di-
lettato di pefcare anche nell’ acque vaftiffi-
me degli Archivj, ben fi riconofce tra } al-
tre opere nel fuo Cronico Veronefe, dove
pafli, e notizie cita di carte non mai ftam-
pate
ilcGi
tamina