Full text: Contiene L'Istoria Letteraria o sia la notizia de Scrittori Veronesi (Parte 2)

   
IGIVIU 
Lisgro QUARTO, 369 
porgli appreffo all’opere fue, nè orma fe 
ne vede nell’edizion de’ Comentarj da lui 
fatta in Venezia, ma ben tal giunta vi fu 
di capriccio pofta nella riltampa di Parigi; 
e di chi la direffe, non del Panvinio fon le 
parole alla tavola premeffe. Non poche 
all'incontro fon le cofe da queft Autore ve- 
dute, la fcoperta delle quali è ftata attri- 
buita a’ moderni. Sovvienmi ora dell’ ap- 
plaufo fatto, non meno dallo Spanemio 
nel volume fopra efla fcritto, che da tutto 
il coro de i dotti al Valefio e al Salmafio, 
per aver finalmente col lume degli Eftratti 
di Dione fcoperto , qualmente la famofa 
Coftituzione, con cui fu accomunata la 
Cittadinanza Romana all» Imperio tutto, 
non fu d’ Antonino Pio, come credettero 
Alciato, Agoftini, Cuiacio, e gli altri, 
ma di Caracalla; onde in vano dell’ autor 
di efla ambiguo foffe anche il Grozio. Ma 
il Panvinio avendo avuto occafione di no- 
minar tal legge nel libro de' nomi Romani, 
tal verità pienamente conobbe, e come di 
cofa manifefta fenz? alcuna efitanza cent’an- 
ni avanti tutti coftoro avea già fcritto così: 
cum Antoninus Caracalla Imperator Confti. 
sutionem dedifet ,quelib. 1. Digeftorum fub ti- 
tulo de ffatu bominum refertur, qua omnes, 
qui inorbe Romano efent, cives effe voluit Gc. 
Or convien levar mano, e lafciar libero il 
2 campo 
     
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
  
	        
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