Lisro Quinto. 465
vigefimo, e portò un epigramma in fua
lode fatto da l'omafo Bovio. A Catterina
figl. di Marco Pellegrini, e moglie del Con-
te Francefco Nogarola lode di fpirito eleva-
tifimo diede il Sanfovino. Due Sonetti di
lei furono imprefli nel 1552, riportati ora
nella fua raccolta di Rimatrici da Luigia
Bergalli Veneziana, giovane di molto inge-
gno, e di molto ftudio. Non fo qual’ equi-
voco abbia fatto, e nel vecchio, e nel nuo-
vo libro regiftrar la°{udetta Catterina come
Napoletana. Erfilia Spolverina fiorì nell’
uno, e nell’ altro fecolo: nella raccolta
Cornara mentovata poc’ anzi fi ha di efla
un’ Orazione, e Rime, ed Efametri La-
tini. Di Giulia Palazzola Idilio, ed Ora»
zioni. Rime abbiamo ancora di Veneranda
Bragadina Cavalli: che foffe Veronefe due
Sonetti d» altri in fua lode dimoftrano.
Nè fi vuol tralafciare di far menzione
del Conte Emilio Emilj, che nacque nel
1618 del Conte Giovanni Governatore del
Monferrato, e di Vittoria Malafpina . So-
pra l’ inimicizia famofa in que’ tempi nel-
la Città noftra di due primarie famiglie ei
fece un Poema giocofo di 12 Canti; qual
pet difgrazia fiè a noftri giorni {marrito,
un fol Canto confervandofene fra miei Ms,
Ma tanto graziofo, e felice, che ben mo-
ftra, come alla Secchia rapita del Taffoni
Gg pon