16 DE GLI ANFITEATRI
profondaffer punto; e con quali argani refe
ubbidienti, e girevoli machine sì inufitate;
e fe andaflero attorno le {cene ancora, o le-
vandofi quefte, folamente i femicerchi de'
gradi. Bel campo avean qui di farfi onore
quegli eruditi, iquali hanno dato fuori, e
illuttrato Plinio. Daniel Barbaro nel fuo
comento a Vitruvio, afferma, che un Fran-
cefco Marcolini, pronto e felice nello fcio-
gliere ogni quefito, gli fece beniffimo com-
prendere, come poteffero i due Teatri muo-
verfi in giro, e inqual fito dovefle farfi il
centro, e porfi il perno di ciafcheduno: il
che ancora fu dal Barbaro dimoftrato alla
fin del libro con due carte fciolte, e fopra-
pofte, che fi fanno girare, come fecondo
quel valentuomo i due Teatri faceano . Ma
non baftano sì pochi verfi a {piegare un la-
vorio sì ftrano, nè a rifolver le difficoltà , che
fl prefentano a chi s’ interna in tal fatto
Perciò forfe lo fteffo Barbaro nell’ edizion
fua riveduta del 1567, e nel Latino da lui
publicato dell’ ite” opera, levò quelle due
carte girevoli nel fine, e la menzione dal
Marcolini. Credibile per altro è, che i car-
dini non a reggere tutto il pelo, come Pli-
nio dice, ma ferviffero principalmentea te-
nere nella divifata linea i Teatri, quando vol-
geanfi , pofando effi la maggior parte fa ruo-
te di metallo e non già fopra un perno folo.
CA-