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I, IYidte
PST: . 89
Appoggiauafi colla deftra mano il Baftone»:,
proprio di chi comanda eferciti, al fianco ; ma
in guifa, chegli parte alla mano porgeua, parte
da efla riceueua il foftegno; per accennare,che
iRegivalorofi, quale fi moftrò fempre Fer-
nando, fono nel medefimo tempo e Duci, e»
Soldati degli eferciti : i quali fono de' Regi nel
medefimo tempo e difefi , e difenfori . Era poi
il bianco deftriere di lui in atto di sbalzar dal
terreno;o perche i viaggi de Regi hanno fem-
pre per mete imprefe folleuate: o erche a ge-
nerofi non lice auanzarfi verfo la gloria,fe non
a falti. Finalmente gli giaceva a piedi la fem-
pre per Sua Maeftà fatalmente felice Ratisbo-
na, douegli già trionfo frà le Vittorie , e poco
dianzi fi è veduto rifplendere frà le Corone .
L'eccellente Artefice non potè dargli paro-
le alla ling
fatto potendo ; sì perche parlaua troppe cofe»
appiè di lui Ratisbona;sì perche gli occhi di ef-
fo, troppo eloquentemente, chiedeuano riue-
renza. Forfe anche egli era quiui collocato per
afcoltarle fue glorie , e accogliere gli affetti di
S.A.non per fauellare . Con tutto ciò ne vfciua
su a viua
cua;ma forfe non l'haurebbe ne anche -