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rata la memoria de’ più famofi giuochi dell’an-
tica Roma. Alcuni diceuano a piena bocca,
douerfì tanta luce, e tanti {plendori,per render
la fefta eguale alla chiarezza di quel Principe,a
cui cenni ardeua.. Alcuni diceuano, ben conue-
nire a S.A.già che tante volte haueua ne'bron-
zi, ne marmi, nell'’argento, e nell’oro, efprefle
lImagini della fua magnificenza, il moftrarle»
anche vna volta effigiata nelle fiamme.
Alcuni altri riflettendo fopra il fine ,-a ch'e-
rano ordinate, diceuano fcorgere in effe augu-
rata la rinouazione del Mondo, fotto il felice,
Imperio di S..M. Darne fegno il concorfo di
tutti gli elementi infieme; de quali il fuoco ac-
cefo nella poluere, ch'è pur terra, volar'ad al-
to, mentre l'acqua piouente occupaua l’aria, ;
perche quiui,con felice confufione rammefco-
lati tutti quattro gli elementi,rapprefentaffero
vnlieto,e prodigiofo,ma regolato, chaos. Sta-
bilire la verifimiglianza di quefti auguri) l'in-
nocenza di tant'incendij; già che tante, e sì va-
riamente fparfe, e dilatate fiamme, non fi era-
no fcoperte offenfiue,nè pure d'vncapello:non
oftante il concorfo irreparabile del Vada 5
che