Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

      
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
     
  
  
  
  
142 i Capo quinto. 
  
sensi opposti, l’ elica indotta. Questa croce ruota in un campo 
formato da due elettrocalamite disposte in modo, che i loro 
quattro poli, di nome alternativamente contrari, sieno situati 
agli estremi di due diametri ortogonali di un cerchio che ha 
il centro sull’asse di rotazione dell’indotto. Così, quando si pone 
in rotazione la croce, per effetto delle due coppie di poli indu- 
centi si formano nel suo centro dei poli conseguenti che mutan 
nome successivamente, e la spirale indotta è percorsa da una 
forte corrente. 
La forma dell’indotto è stata variata molto, mantenendo 
pur sempre il principio dei poli conseguenti. Così, per esempio, 
in alcune macchine l’indotto è formato da un anello con 4 poli, 
avvolgendovi il filo in sensi alternativamente contrari: allora 
ad ogni spostamento di 45° negli strofinatori, si incontra una 
linea neutra del campo magnetico. In questo caso gli strofina- 
tori sono fra loro ad angolo retto, e purchè si trovino fra due 
linee neutre che passano per i poli attivi, raccolgono la cor- 
rente in qualunque posizione si mettano rispetto all’insieme 
degl’ induttori. 
Onde evitare il riscaldamento dell’ indotto, in questa mac- 
china fra ciascuno strato di filo è stato messo un foglio di la- 
miera di ferro che, per la sua proprietà magnetica, forma scher- 
maglio e impedisce la formazione delle estracorrenti inverse 
(3) il cui effetto equivale a quello di un aumento nella resi- 
stenza dell’ indotto. 
95. Nella macchina Thury si è cercato di ridurre la 
velocità di rotazione dell’indotto e di utilizzare quanto è pos- 
sibile magneticamente il ferro del castello. Così la macchina 
prende la forma d’un prisma esagonale cavo, le cui facce son 
formate dagli elettromagneti inducenti A, 4; gli angoli interni 
son ripieni da espansioni polari P, P_alternativamente nord e 
sud, (fig. 114), e nello spazio interno ruota l’indotto. 
Questo indotto è un gomitolo elettromagnetico Pacinotti (66) 
costruito in modo da servire per un induttore multipolare. I 
conduttori che lo costituiscono sono posti sul tamburo di ferro 
 
	        
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