Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

  
    
  
  
  
  
  
168 Capo sesto. 
  
nel nucleo dell’indotto, basta porre qui n=0 ed e'=e per 
avere le 23) che valgono in quel caso. 
111. Per avere il lavoro della forza elettromotrice per il 
caso in cui anche il nucleo del circuito mobile prenda parte 
alla rotazione, basterà porre nella 17) l’espressione di P," in 
luogo di P,, ed avremo: 
Ei-MN(4+; sil ei:v—-kN (14; Se 7) 
14 Bi ] 
Ponendo qui per M e per N i loro valori 
At 
M= I 4ap Na Bi, 
avremo finalmente, sopprimendo un fattore î comune: 
A B kC e GeV: 
alora 
Per semplicizzare l’espressione poniamo: 
  
pagli kABC 
> green x È 
À 
ii ei 
3 bB 
o 3 (28) 
il #0 ii 
p= —kB'n 
kia 
a. | 
ove a,b, p,q,1,6 e % sono delle costanti, ed avremo: 
ebree] 
È questa l'equazione fondamentale da cui dedurremo tutte le 
  
  
conseguenze relative alle macchine dinamoelettriche. 
112. Cerchiamo intanto di detèrminare l’ intensità della cor- 
rente elettrica prodotta da una macchina, quando in essa non 
è attiva nessun’ altra forza elettromotrice oltre quella sopra in- 
dicata. 
    
  
   
  
   
   
    
    
   
    
    
   
   
  
  
  
    
      
 
	        
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