Nozioni preliminari.
è magnetizzato, tali correnti elementari sarebbero dirette in tutti
i modi possibili, e perciò le loro azioni esterne sarebbero nulle,
perchè si neutralizzano l’una con l’altra. Ora si osserva che
se vicino ad una corrente circolare fissa si dispone il circuito
mobile di un’altra corrente circolare, l’azione fra le due cor-
renti tende a ridurre quella mobile parallela a quella fissa e in
modo che sia diretta nello stesso senso. Da ciò è facile dedurre
che quando un pezzo di acciaio non magnetizzato, o di ferro
dolce, si avvicinerà ad un magnete, o ad un solenoide elettro-
dinamico, tutte le correnti circolari dell’ acciaio o del ferro,
tenderanno ad orientarsi parallelamente a quelle del solenoide,
cioè tutte in uno stesso modo.
Allora in uno stesso piano le porzioni contigue delle cor-
renti interne alla massa vanno in sensi contrarî (fig. 3) e si
neutralizzano; non restano attive che le
azioni dei tratti periferici, che si compor-
ranno in una corrente unica, e il pezzo
d’acciaio, o di ferro dolce, acquisterà le
proprietà di un magnete. Se non diventa
un solenoide elettrodinamico, con i poli
s é ; SITA
alle estremità (5), ciò dipende dalle azioni Mi Lù
Fig.
i
scambievoli delle correnti elementari, che
impediscono che la orientazione si faccia in modo completo.
L'acciaio richiede maggior forza e maggior tempo del ferro
dolce, per diventare un magnete; ma una volta che l'abbia
acquistato, conserva per molto tempo il suo magnetismo: il
ferro dolce invece, sotto l’azione di un magnete o di un sole-
noide elettrodinamico si magnetizza quasi istantaneamente; ma
perde il magnetismo appena è sottratto all’ azione magnetizzante.
8. Se le particelle dell'acciaio e del ferro dolce fossero
libere affatto di muoversi una rispetto all’altra, le correnti ele-
mentari, che si suppongono circolare in ciascuna particella, do-
vrebbero orientarsi per effetto di qualunque forza esterna, co-
munque debole; ma poichè ciò non accade, devesi ammettere
che ciascuna particella sia soggetta ad una forza tendente a