2I0 Capo settimo.
perfette fra queste sono perciò impiegate nella illuminazione
dei fari, e sono specialmente raccomandate quelle del De Mé-
ritens (40); ma sono eccellenti anche quelle di Gramme
(84) e di Siemens (86).
Se dalle comuni lampade ad arco si vuole ottenere una
estesa superficie illuminante, sono peraltro preferibili le mac-
chine a correnti continue; il consumo disuguale dei due carboni
che si ha con esse è, in questo caso, vantaggioso; perchè se si
pone la lampada verticalmente, col carbone positivo in alto, il
cratere che vi si forma serve da riflettore.
Le macchine a corrente continua sono le sole adoperabili
per la galvanoplastica, per la riduzione dei metalli e in tanti
altri usi; e sarà sempre meglio adoperar quelle a tipo Paci-
notti, o quelle Siemens, ecc., che hanno l’indotto fisso, e
quindi son prive di commutatore.
Le macchine a corrente continua hanno poi su quelle a
correnti alternate un notevole vantaggio economico, perchè a
resistenza e velocità di rotazione uguali, le prime dànno un ef-
fetto utile di circa il 35°/, maggiore delle altre. Sono le con-
tinue inversioni della corrente e le scintille che ne conseguono
fra il commutatore e gli strofinatori, che determinano in quelle
a correnti alternate una perdita così forte di energia.