Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
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- cimici n ac cc 
IO Capo primo. 
  
dato istante si conserveranno nella loro posizione sull’anello per 
un tempo confrontabile col periodo di rotazione e prima che 
essi spariscano se ne formeranno degli altri nelle porzioni che 
verranno successivamente a trovarsi sulla linea N S, e la pola- 
rità magnetica si espanderà così in certo modo, e si manterrà 
quasi costante, su un certo segmento, nel senso della rotazione. 
L’ampiezza di tali segmenti di magnetizzazione costante dipende 
dalla qualità del ferro e dalla velocità di rotazione. 
11. L’effetto della’ forza coercitiva si fa risentire anche 
negli elettromagneti. Il massimo della magnetizzazione nel nu- 
cleo di ferro dolce non si avrà appena che la corrente abbia 
raggiunto la sua intensità costante, ma soltanto un poco dopo, 
appunto per la resistenza che le correnti elementari nel ferro 
dolce incontrano ad orientarsi. Inversamente il nucleo non per- 
derà il suo magnetismo appena sia interrotta la corrente. Per 
altro tale ritardo, che può esser sensibile nel caso di correnti 
di cortissima durata, non dipende solo dalla forza coercitiva, 
ma anche dalle correnti che si inducono nella massa del ferro; 
e quando importi che il ferro dolce di un elettromagnete si 
smagnetizzi prontamente, bisognerà impedire la formazione di 
quelle correnti, che diconsi talvolta correnti di Foucault, poi- 
chè questo fisico mise in evidenza l’azione termica delle cor- 
renti che si inducono in una massa metallica; ma per la loro 
influenza sulla corrente indotta nel filo che è avvolto sul nucleo 
di ferro, dovrebbero dirsi con più giustizia correnti Dove. Si 
impedirà la formazione di queste correnti o col dare al nucleo 
la forma di un tubo vuoto con una fenditura longitudinale, o 
col farlo di fili di ferro dolce ossidati o verniciati, e riuniti poi 
in un fascio della forma opportuna, o in altri modi che impa- 
reremo a conoscere in seguito. 
12. Lo spazio nel quale si esercita sensibilmente l’azione 
di una calamita o di un sistema di calamite, si chiama campo 
magnetico. La sua estensione dipende dalla potenza del ma- 
gnete, e la sua intensità e la sua direzione in un punto son 
determinate dalla intensità e dalla direzione della forza che
	        
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