12 Capo primo.
È da notare che l’intensità del campo è maggiore ove le
linee di forza son più numerose per unità di superficie.
Anche un filo di rame percorso da forte corrente ha la
proprietà di attrarre la limatura di ferro, e una corrente elet-
trica anche rettilinea stabilisce un campo magnetico determinato.
Quando la corrente circola in un solenoide elettrodinamico, è
evidente che si deve avere attorno ad esso un campo magne-
tico analogo a quello di una calamita.
13. Ogni volta che in un campo magnetico qualunque si
sposterà uno degli elementi che lo determinano, o vi si intro-
durranno nuovi elementi, il campo stesso subirà una modifica-
zione. Se nel campo si troveranno dei circuiti metallici, tal
modificazione produrrà in essi un’induzione magnetoelettrica ;
quindi se vi si farà muovere una spirale chiusa. di filo di rame,
in essa si produrranno delle correnti indotte che saranno tanto
più intense quanto maggiore sarà la differenza fra le intensità
del campo nelle regioni in cui il circuito si sarà spostato.
Le prime macchine che trasformarono il lavoro meccanico
in energia elettrica si fondarono sui principî qui sopra accen-
nati, e passeremo fra breve a indicarne le principali. Devesi
peraltro notare che per ottenere con esse della corrente elet-
trica, è necessario spendere un equivalente lavoro meccanico,
per vincere le resistenze che, secondo la legge di Lenz (6), le
correnti indotte oppongono al movimento che le producono.
14. Si chiama energia qualunque attitudine a produrre del
lavoro, sia che essa ci si presenti sotto forma di calore, di luce,
di elettricità, di affinità chimica, di movimento di masse pon-
derabili, ecc.
L’energia si dice potenziale se è posseduta da corpi che
possono fornirla sol quando sien posti in condizioni opportune,
o quando sieno rimossi certi ostacoli che si opponevano alla
sua manifestazione. Così lo zinco, per la sua proprietà di rea-
gire .coll’acido solforico, per esempio, possiede un’energia po-