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Nozioni preliminari. 19
precisamente come accade pel lavoro impiegato a sollevare un
peso, anche quello impiegato a far agire una macchina elet-
trica si trasforma in energia potenziale (14).
Non sappiamo in che cosa consista ciò che si chiama elettri-
cità; ma ciò nondimeno noi possiamo benissimo concepire la
quantità di elettricità, o come anche dicesi, la massa elet-
già
elettrizzata, con una sfera identica ma allo stato naturale, la quan-
trica. Infatti è evidente che toccando una sfera metallica,
tità di elettricità che vi si trovava verrà ridotta alla metà; se
fosse stata toccata contemporaneamente e simmetricamente con
due sfere identiche ad essa, tal quantità sarebbe stata ridotta
ad un terzo, e così via.
Due masse. elettriche separate esercitano l’una sull'altra
delle azioni attrattive o repulsive, ed è pensando a tali azioni
che si capisce come l’energia elettrica possa presentarsi allo
stato potenziale.
#9. Si chiama potenziale di una sorgente costante di elet-
tricità la quantità di elettricità che essa può comunicare ad
una sfera metallica, allo stato naturale, di raggio r, riunita ad
‘essa sorgente con un filo metallico di massa trascurabile.
Se una sorgente al potenziale Y si mette in comunicazione
con una sfera di raggio R, la quantità M di elettricità che que-
sta riceve sarà invece
M=VR
Questa relazione dà il modo di misurare il potenziale 7 quando
si sia misurato M ed R.
È noto che due corpi elettrizzati possono scambiarsi ©
no elettricità, a seconda delle cariche che ciascuno possiede.
Diremo che due corpi elettrizzati sono allo stesso poten-
ziale, se posti in comunicazione lontana mediante un filo sot-
tilissimo, non si scambiano punto elettricità; nel caso contra-
rio diremo che sono a potenziali diversi.
Si può misurare il valore assoluto del potenziale elettrico
di un corpo; ma generalmente si misurano differenze di po-