Capo secondo.
fa capo ad essi strofinatori, la corrente risulta diretta sempre
nello stesso senso. Nel circuito esterno si avrà dunque una suc-
cessione di correnti simili, e se queste si succederanno rapida-
mente, se cioè la velocità di rotazione sarà grande, faranno lo
stesso effetto di una corrente continua come quella di una pila.
In alcune macchine una delle laminette che fasciano l’ asse
di rotazione, per mezzo di una sua appendice obliqua è posta
in comunicazione con una terza laminetta i (fig. 16) che riveste
per piccolo tratto l’estre-
mita del cilindro coibente j.
Da una parte dell’ albero
si hanno due strofinatori,
a,b: -dall'altta si ha l
solo strofinatore d. Per un
piccolo intervallo di tempo
i due strofinatori a, d per
mezzo della lamina ? pos-
son toccare contempora-
neamente le due laminette,
e chiudere il circuito dell’indotto attraverso la piccolissima re-
sistenza costituita dai pezzi metallici che formano gli strofinatori
stessi. In questo stesso momento per effetto dei due strofinatori
b ec che funzionano come dianzi, ia corrente potrebbe passare
anche pel circuito esterno; ma si comprende che la massima
parte passerà nel circuito secondario anzidetto che ha una resi-
stenza tanto minore. Quando lo strofinatore 4 cessa di toccare i
(e si fa che ciò accada quando la corrente ha nell’indotto la
massima intensità) il circuito secondario si interrompe e si forma
nell’indotto una forte estracorrente (3) che circolerà nella stessa
direzione della corrente indotta dovuta al movimento della mac-
china, e nel circuito esterno si avrà ur’ aumento sensibile d° in-
tensità. Quest'ultima disposizione del commutatore si usa spe-
* Nella fig. 16 manca la molla a, che dovrebbe essere in corrispon-
denza della vite di destra del sostegno: si è omessa per far veder chiara-
mente il cilindro del commutatore.