Le macchine con elettrocalamita trasversale. 63
spostano nel senso della rotazione, ed è perciò conveniente di
spostare in corrispondenza i collettori. Il signor A. Bréguet
ha dimostrato che con una velocità di 1700 giri al minuto tale
spostamento può giungere a 70°, e che in ogni caso, per grandi
velocità. «la: tangente trigonometrica dell’angolo
di spostamento è proporzionale al numero dei giri
per minuto secondo ». Si noti che su questo spostamento
l'influenza preponderante l'hanno le correnti indotte nel nucleo.
52. Il Pacinotti riconobbe tutta l’importanza del nuovo
principio scoperto e il modo di agire del suo anello elettro-
magnetico, che egli stesso applicò alla costruzione di una
macchina che forniva correnti continue se l’ anello era messo
meccanicamente in moto, o che serviva da motore elettrico se
per i due strofinatori si mandava nella macchina una corrente.
Gli spetta perciò incontrastato l’onore di avere inventata l’elet-
trocalamita trasversale e di averrie fatta pel primo l’applica-
zione pratica; ma è a dolersi che nè il Pacinotti stesso, nè
altri in Italia ne facessero l’applicazione alla costruzione delle
macchine elettriche per usi industriali.
Affinchè ognuno possa persuadersi che tutti quanti i van-
taggi che l’industria ha tratto dalle attuali macchine elettriche
sono dovuti a questa invenzione italiana, riportasi qui per in-
tero la Memoria con cui il professor Pacinotti dette notizia
della sua macchina, e che pubblicò nel Nuovo Cimento del 1864,
giornale di fisica sperimentale e matematica edito in Pisa: ecco
tale memoria nella sua integrità.
«Nel 1860 ebbi occasione di far costruire, per conto del
Gabinetto di Fisica tecnologica dell’ Università di Pisa, un mo-
delletto di macchina elettromagnetica da me immaginata, e che
ora mi risolvo a descrivere specialmente per far conoscere una
elettrocalamita di genere particolare usata nella costruzione di
quella, la quale oltre la novità che presenta mi sembra adattata
a dar maggior regolarità e costanza di azione in tali macchine
elettromagnetiche, come anche la sua forma mi sembra conve-
niente per raccogliere la somma delle correnti indotte in' una
macchina magnetoelettrica.