Le macchine con elettrocalamita trasversale. 8I
Un altro svantaggio consiste nell’esser soltanto la porzione
esterna dei rocchetti dell’anello, quella che si trova soggetta
più direttamente al magnetismo dell’ elettromagnete inducente;
talchè la parte interna e laterale di quei rocchetti ha poca
parte nella produzione della corrente, tanto più che anche per
ciò che riguarda l’anello, esso si magnetizza in modo da for-
mare i suoi poli non già sulla linea assiale, ma bensi più vi-
cini alla porzione superficiale esterna che è più soggetta all’ a-
zione degli elettromagneti inducenti.
59. A quest’ultimo svantaggio pensò di rimediare l’inge-
gnere I. Golfarelli, direttore dell’officina Galileo in Firenze,
col dare una forma speciale all’ elettromagnete induttore. Esso
consiste in due robuste spranghe di ferro M, M' (fig. 53), alle
quali sono aggiunte delle lastre A A ripiegate in modo da cir-
condare anche internamente l'anello Pacinotti R R, che si muove
in una porzione di spazio anulare, la cui superficie interna
rappresenta così le faccie degli elettromagneti E, E. L’anello è
fissato ad un disco SS mobile con l’asse di rotazione; e così
ogni parte del circuito si trova direttamente sotto l’azione dei
poli magnetici M M. Il Giurì della Esposizione internazionale
di elettricità tenuta in Parigi nel 1881 conferì al Golfarelli
la medaglia d’argento per questa modificazione, la quale fu
ideata quasi contemporaneamente anche dal dottor Fein di
Stuttgart.
L'effetto della modificazione è tale da raddoppiar quasi 1’ in-
tensità della corrente che la macchina fornirebbe senza le lastre
ripiegate A, A. Ciò mostra che la macchina Golfarelli, con
lo stesso peso di ferro e di rame, può trasformare in energia
elettrica una quantità assai maggiore di lavoro dinamico in
confronto colle comuni Gramme.
60. Nelle macchine Schuckert è stato ottenuto in modo
un po’ diverso dal precedente lo scopo di far muovere la mas-
sima parte del circuito indotto nella porzione più intensa del
campo magnetico, In esse l’anello è molto schiacciato e ruota
in uno spazio a segmento di corona circolare, praticato nei due
A. SrerANINI, Le macchine magnetoclettriche e dinamoelettriche. 6