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| Libro Secondo è 16;
Della facihtà della Pratica» Cap. 57: dti
ET I jA Teorica non è è difficile, ma è più facile la Pratica;
24 eperdatne vii efempio frefco,le Machine mentoua-
te in ambidue quefti Libri fonodtate in gran parte
praticare ne gliSpetacoli nobiliffimi, che vltima-
i mente fifono:rapprefentatiin Pefarò nel Teatro del
secon Sole, e fono riufcite cofi felicemente , c'hanno ap-
portato particolare amiratione ; e diletto à i riguardanti . ll Teatro
fù eretto l’anno paffato ; con occafione ; che da quei Gentilbuomi-
ni con apparato di fontuofi Intermedij fi rapprefentòl’ Afmondo Tra
gedia del Sig. Giouanni Hondedei Nobile di detta Città. Opera,
degna dell'Autore , che ftimatiffima da gl’intendenti, fi nel tutto,
come nelle parti,porta i vanti del Poeta , che fenza traccollare ‘dai
confini de i precetti dell’arte hà fapuso inalzare i voli dell’ ingegno i
Si chel’ efperienza infegna; che con molta ageuclezza fi mette in
opera, quanto fi è moltrato intorno all'apparenza delle Scene; e del-
lè Machine.
IL FINE.