6 Della Pratica deleScene_ è
- Oncie perpiedi ; ra ccommandandogli con buoni ; e forti tiranti alle rg
Trani del Tetto, ò ad altro, acciòche ftiano ficuri. rta
Di poi fi tenderanno per lo lungo di fotto ad effe Centine,legna- pool
milungh:,e foriliin giofta lontananza, bene inchiodati, quali le- pl
gni da nor volgarmente vengono nominati Ciauaroni,& in Tofcang DI
Correnti ; Compita quefta feconda orditura,vi fi ftenderanno le Te» te
le; le quali vogliono effere imbrocate più fpeffo; che fia poflibile3 0
acciòche non vengano è fare qualche catuiuo effetto;e cofi farà com gu
pito il Cielo1ntiero.
Ma douendofi farlo fpezzato > farà d’affai più fattura, e maffime
quando vi doueranno calare;ò falire più Machine, che fecondo quel-
le fidoueranno ordinare li fpezzamenti , come fi dira nel fecondo
Lib;o a fuo luogo.
Come fr deuecolorire il Cielo. Cap. 5-
VII INITO chefaràil Cielo, doveri’ Architetto,od altri
Si te c’hauràla curadiciò, valerfi di Pittori, che fiano valent
ARS huomini, e (fe è pofibile ) intendenti di Profpetiua,poi-
' che farebbeloro di minor fatica,e di maggior honore».
Cafo che non poffa hauergli tali,veda di hauerne de’ migliori. Farà
dunque darp'incipio al pingerlo , colorendola parte più vicina à gli
Spettatori, con colori crudi, sìd’Azzuro ,scome di Nuuole, & anda-
rà fempre l’vno , e l'altro raddolcendo , in modo che nella fine fiano i
uafi sfumare, facendo fare proportionatamente Rance le Nu-
uole, che cofiìl Cielo farà vna fuga belliflima_.
>» xo €. co» few
(Come fî dene terminare la prima larghezza inteffa alla Scena, e delle due pri-
me cafe di effa, € della lunghezza della medefima Scena è (4. 6.
ya OLORITO chefaràil Cielo, fi douerà terminare al
ho II principio del Palco la largezza delle facciate delle due
SI CO prime Caf: intetta dall’vna ; e dall’altra banda , faccen-
Ssbtr" doui due f-gni nella diftanza, che fi vorrà ; e tali:che da
‘lontanofi poflano fenza difficuluà vedere;che cofi faranno fegnate le N
Ù Wi larghezze
e ea‘ | N ||,