68 Pratica delle Scene, +
‘effe vi douerà effere poftu vn candelino, che douerà feruire per ac-
cendere , nell’alero, vi deverà effere pofto vna Spugna bagnata nel-
l’acqua , la quale donerà ferwire in cafo che fi fcolatie alcuna Torcia
ardendo più da vna parte , che da vn’altra per fmorzarla,y acciòche
non venga à nuocere a Veruno.
Con quefta occafione non mancherò di ricordare, che fideue ha-
“werein pronto buona quantità d’acqua fopra la Soffita , è Cielo, e
. fotto 11 Palco ; e quefta fi potrà ferbare in Tinelle, Orci, & altri Va-
fi, perogni occafione che poteffe anuenire, poiche ove è gran quan-
tita di Lumi, & aitri fuochi, che fogliono feruire ne gl’Intermedij; è
facii cofa ; che alle volte fucceda qualche difordine, al quale come
fi porge il rimedio preito, non nuocerà ad alcuno, ne meno feguirà
tumulto. |
Nell'accendere le Lumiere con Lumi da oglio , bifognarà impie-
arui tre perfone per Lumiera; e fi feruirà del medefimo artificio; &:
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initrumenti, cioè con le canne , come nelle Torcie ; ouero fi calarà.
à baffo cutta la Lumierajfi accenderà;e coli accefa firitirarà alzando-
la al {uo luogo +
Il Fine del Prim Libro.
do INDICE
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