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tori crederono di vedere, bensì nn indizio che il tono oscuro
del Trivio non è dappertutto lo stesso.
Dopo l’Orco, per ordine di grandezza, è da porsi lo Stige.
Questa bella striscia ci sembrò correre in meridiano dal
Trivio verso il nord, ma non ci riuscì di vederne il termine
boreale. Nel settembre lo Stige era apparso sotto umili sem
bianze, onde fu con vera meraviglia che l ’8 dicembre lo
rividi così sviluppato da gareggiare in larghezza con l’Orco.
Anch’esso aveva i lembi ben definiti, ossia più carichi della
parte interna. Il suo tono, che dal settembre al dicembre era
andato, come si è visto, accentuandosi, dal dicembre al feb
braio si mantenne piuttosto costante, e solo verso gli ultimi
di questo mese sembrò che lo Stige cominciasse ad impalli
dire. Il fenomeno non può attribuirsi a variazione dell’al
tezza del polo, giacche in fine di febbraio la latitudine del
centro ridiventò eguale a quella che era stata ai primi di
dicembre.
Il terzo dei grandi canali del Trivio è il Cerbero, che
arriva fino alla punta occidentale del mar Cimmerio. Questo
canale è così grosso e così ben collocato, che non v’è incli
nazione dell’asse in cui esso non sia facilissimamente visi
bile. Ed anche non accadde mai, nell’opposizione del 1896,
che, co essendo compreso fra 160° e 300°, il Cerbero non
si vedesse. Fu disegnato la prima volta il 13 giugno, allorché
il disco aveva appena un diametro di 6".7 e la latitudine
del centro era = — 22°, l’ultima volta, il 25 febbraio, es
sendo A — 8 ". 7 B — — 3°.2.11 24 agosto mi sembrò scorgere
nel Cerbero qualche indizio di geminazione: le linee margi
nali delia striscia cominciavano a mostrarsi molto cariche.
Il 27-28 settembre (B — 0) la striscia apparve un po’ inde
bolita, ma l’il dicembre scrissi: « Cerbero assai grosso, poco
meno dello Stige: i suoi bordi sono assai carichi e ben de
lineati e rettilinei, specialmente lungo Elysium ». In quella
stessa sera avvertii, là dove dal Cerbero si dirama l’Eunosto,
un grosso nodulo ombroso, o rigonfiamento, quattro volte,
forse, più piccolo del nucleo del Trivio. Nella carta l’ho