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assai modesto e, quasi direi, embrionale. Il lettore avrà, nel
corso della mia descrizione, notato come spesso i canali più
grossi si presentassero coi lembi più carichi della parte cen
trale. In ciò io ravvisai un principio di quelle geminazioni
che tanto meravigliosamente si svolsero nel 1882, sotto gli
occhi di Scliiaparelli. In queU’anno, memorabile per l’areo-
grafia, le distanze fra le linee componenti una geminazione
furono straordinariamente forti, e valsero, secondo il nostro
modo d’interpretazione, a fornire un’idea delFamplitudine
delle fasce-madri. L’avere, ad esempio, constatato, allora, una
distanza di circa 10° fra le due linee dell’Eufrate, c’inse
gna essere l’Eufrate un sistema di macchie assai deboli,
aggruppate lungo una striscia larga 10° almeno.
Le geminazioni sono dunque fenomeni ottici che si pro
ducono entro le fasce-madri in virtù delle stesse leggi di
coordinamento fisiologico che danno luogo ai canali semplici.
E siccome le fasce-madri non hanno essenza diversa da quella
delle altre strisce del pianeta, accade che anche queste ul
time si presentino talora geminate. Nel 1890, per citarne
qui l’esempio più bello, si assistè alla geminazione del golfo
Sabeo. Di questa splendida fra le strisce oscure di Marte, non
rimasero in vista che i margini (*). Quest’apparizione nuova
fu subito interpretata, giacché entro le due linee visibili
(curiosamente rettificate dall’occhio) la memoria dell’osser
vatore ricostruì tutto il corpo della macchia, temporanea
mente cancellato. Eguale facilità ci offre oggi, riconosciuta
resistenza delle fasce-madri, l’interpretazione di tutte le altre
duplicità osservabili nelle linee di Marte.
108. Per tal modo, nessuno più dei fenomeni mostrati dai
canali di Marte resta per noi inesplicabile. Per risolvere tutte
le difficoltà inerenti a questo studio, è bastato tener sempre
presente il principio suggerito dall’analogia lunare, secondo
racchiusa una regione (Eden), che vedemmo (§ 48) nereggiare nella
obliquità. Hiddekel e Gehon sono, dunque, due linee rimaste oscure nel
rischiaramento d’ una medesima regione.
(') Vedi Flammariox, Mars, pag. 568.